APR: Situazione e Prospettive

L’evento, al quale hanno presenziato rappresentanti del mondo militare, istituzionale, accademico e dell’ industria, si è svolto presso la Casa dell’ Aviatore il giorno 11 novembre 2013.

I lavori si sono aperti con l’intervento del Capo di Stato Maggiore dell’ Aeronautica Militare, Gen.S.A. Preziosa, (video qui) che ha sottolineato che quella degli APR può essere considerata una “fede” nella quale l’Aeronautica Militare ha creduto per prima. Lo sviluppo, anche in chiave duale, delle applicazioni degli APR rappresenta, di fatto, un ampliamento delle capacità a disposizione del Potere Aereo. Per cogliere e sfruttare al meglio le nuove capacità offerte dai velivoli a pilotaggio remoto bisogna accettare delle sfide tra le quali figurano l’integrazione nel traffico aereo civile e la problematica del giusto bilanciamento tra ciò che deve essere automatizzato e ciò che deve essere lasciato all’arbitrio umano. Il Gen. Preziosa ha concluso il suo intervento osservando che lo sviluppo tecnologico degli APR non potrà che avvenire in un contesto europeo di mutuo supporto tra Nazioni.

Il workshop è proseguito con l’intervento del Presidente del CESMA, Gen. N. Cardinali, che ha definito gli obiettivi del workshop presentando il gruppo di lavoro (presentazione qui), nato in ambito CESMA, il cui studio sugli APR si inquadra nell’ambito degli studi sulla robotica per applicazioni duali e si armonizza con gli studi portati a termine da altri gruppi di lavoro (es. ICSA). Il Gen. Cardinali ha ringraziato tutti coloro che hanno collaborato alle attività del gruppo ed ha passato la parola al chairman, Ing. Vecchione del CIRA,  (video qui) che ha enfatizzato l’importanza sempre maggiore che nel futuro acquisiranno gli APR e la necessità di consolidare una posizione nazionale condivisa tra tutti gli “stakeholders” in modo da orientare le scelte future che verranno prese sia nell’ ambito europeo che in quello mondiale. Dopo una breve introduzione sull’approccio e sulla metodologia seguita dal gruppo di lavoro l’Ing. Vecchione ha dato la parola ai singoli relatori.

Il processo di stesura dei regolamenti europei, in cui l’ENAC è pienamente integrata, che consentirà agli APR di essere integrati nel traffico civile, sarà l’occasione per esprimere una posizione che porti dei benefici all’industria nazionale. L’approccio che si sta seguendo è quello di pervenire alla creazione di regolamenti abilitanti che prendano in considerazione non solo la tipologia di APR con cui si opera ma anche il profilo di missione previsto. La strategia seguita, quindi, è quella di creare requisiti ad hoc finalizzati alla salvaguardia della sicurezza tramite una attenta valutazione del rischio specialmente per ciò che attiene alle capacità di “sense and avoid”. Un altro aspetto di fondamentale importanza che verrà affrontato dall’ ENAC riguarderà la definizione delle qualifiche di cui gli operatori di APR dovranno essere in possesso.

In ambito militare, l’esperienza maturata nei teatri operativi ha permesso agli stati membri della NATO di acquisire delle lesson learned che hanno portato alla creazione di STANAG riguardanti la gestione e le certificazione degli APR. La DGAA (video qui) ha recepito questo know how integrandolo nella AER. P-2 definendo dei vincoli certificativi che garantiscano, in funzione della tipologia di APR e delle zone da sorvolare, la sicurezza del terzo sorvolato.

L’approccio di ENAV (video qui) al problema dell’integrazione degli APR nel traffico civile è stato quello di fissare dei pre-requisiti, in collaborazione e con il supporto di tutti gli stakeholders coinvolti nell’argomento, per la stesura di procedure per la gestione del traffico aereo. Le tematiche più importanti che stanno guidando questo processo sono relative alla sicurezza, alla cyber-security ed alla maturità tecnologica dei dispositivi di “sense and avoid”. In particolare, l’Ing. Torre ha sottolineato che l’approccio seguito dall’ ENAV è lo stesso che sta seguendo, negli Stati Uniti, la FAA.

Il Col. Di Palma ha aperto il suo intervento (video qui) ricordando che la fortissima ascesa dell’utilizzo degli APR per applicazioni sia militari che civili è dovuta ai particolari vantaggi che questo tipo di velivoli offre rispetto agli aeromobili non remotizzati. La persistenza e l’estensione del raggio di azione di questi velivoli li rendono ormai insostituibili per l’espressione del potere aereo per mezzo di peculiari capacità operative. Per un pieno sfruttamento delle capacità messe a disposizione da questi velivoli dovranno, però, essere affrontate alcune problematiche di particolare rilievo quali la sicurezza dei link e l’ottimizzazione del percorso formativo del personale. Le peculiari caratteristiche degli APR possono essere utilizzate anche in campo civile sia per applicazioni di tipo istituzionale e governativo sia per quelle di interesse scientifico e commerciale.

La sezione dedicata agli aspetti tecnologici è stata aperta dall’ing. Boscarino che ha offerto al pubblico una panoramica su tutte le tipologie di APR ed i relativi profili di missione visti in ottica duale.

Successivamente, l’ing. Chiesi ha definito quali siano, al momento, i fattori tecnologici abilitanti e le soluzioni tecniche che meglio si adattano alle peculiarità degli APR. Tra i “key factor” tecnologici più importanti figurano i sistemi di flight management, sense and avoid, health management, gli apparati per la comunicazione e gli aspetti di HMI. Relativamente alla robustezza delle comunicazioni, l’ing. Brancaleoni ha dedicato il suo intervento alla tematica dello sviluppo di sistemi per la difesa elettronica degli APR in particolare contro i cyber attack.

La parte dedicata agli aspetti tecnologici è stata chiusa dall’ ing. Boscarino che ha fornito alcune considerazioni su come la nostra Nazione si colloca a livello europeo e mondiale presentando una SWOT  analysis del sistema paese relativamente alla tematica APR.

L’ing. Boscarino ha affrontato il tema relativo a come l’opinione pubblica percepisce la presenza degli APR. Dalla presentazione è scaturito che affinché i velivoli a pilotaggio remoto possano avere un utilizzo estensivo è necessario che vengano ritenuti, dalla comunità, utili per il miglioramento della qualità di vita. Questo obiettivo potrà essere raggiunto per mezzo di campagne informative che sensibilizzino l’opinione pubblica sui potenziali benefici che l’uso degli APR potrebbe comportare.

L’intervento dell’ ing. Boscarino ha concluso la prima parte del workshop relativa alla presentazione dello studio svolto dal gruppo di lavoro APR in ambito CESMA.

La seconda parte del workshop è stata dedicata alle esperienze che Enti Istituzionali ed imprese operanti nel settore hanno conseguito nell’ utilizzo degli APR.

Il  Col. Chiriatti ha descritto gli aspetti più importanti dell’esperienza fatta dall’ AM in Afghanistan con l’utilizzo degli assetti Predator e Strix-C. La lesson learned acquisita è che l’impiego degli APR è assolutamente imprescindibile per il pieno utilizzo delle capacità operative rischierate in teatro. Inoltre, per un utilizzo ancora più efficiente e performante degli APR è necessario un incremento delle capacità operative degli asseti in uso all’ AM.

Mr. Davis ha sottolineato l’importanza crescente, per le forze armate, dell’ utilizzo di assetti aerei remotizzati. L’intervento di Mr. Davis si è focalizzato nel fornire al pubblico un overview delle caratteristiche delle diverse tipologie di APR che Boeing mette a disposizione dei propri clienti.

L’ing. Nativi ha esposto un punto di situazione sugli elicotteri comandati in remoto. Questo tipo di velivolo ha la peculiarità di unire i vantaggi propri degli APR con quelli caratteristici degli elicotteri, e, quindi, offre la possibilità di essere utilizzato in numerose applicazioni sia di tipo terrestre, sia di tipo navale che commerciale. Considerando che gli USA non hanno una reale leadership tecnologica o di mercato in campo RUAV, l’Europa, avrebbe, al momento, una opportunità unica di sviluppare una propria capacità RUAV tecnologicamente pari o superiore a quella statunitense.

L’ing. Mirra ha presentato il lavoro svolto, relativo al progetto HERO, che si è concretizzato nello sviluppo e nella realizzazione di un RUAV con annessa control station, l’ing. Buonsignore ha esposto l’esperienza fatta nell’ ambito del progetto INSuRE, nel contesto SESAR, sull’ integrazione degli APR nello spazio aereo non segregato.

  • Posizionamento di Scenario dei piccoli APR (Ing. Marras (Aermatica)) (presentazione qui)

L’ing. Marras ha presentato il progetto ANTEOS relativo allo sviluppo ed alla realizzazione di un piccolo APR integrato nello spazio aereo non segregato. L’intervento ha enfatizzato il concetto che i piccoli APR possono essere impiegati in numerosissime applicazioni, che, insieme alle molteplici integrazioni di sensori possibili, determinano un mercato potenzialmente molto vasto. Ad oggi, per la creazione di un mercato senza disequilibri nella competizione, è necessaria non solo l’emissione di regolamenti da parte dell’ ENAC ma anche una corretta sensibilizzazione dell’opinione pubblica sull’utilizzo degli APR.

  • RAID – RPAS ATM Integration Demonstration (Ing. Schiano (CIRA)) (:)

L’obiettivo del progetto RAID, presentato dall’ ing. Schiano, è stato quello di dimostrare e valutare l’impatto che avrebbe l’integrazione degli APR nello spazio aereo non segregato. Questo obiettivo è stato raggiunto tramite una combinazione di simulazioni in real-time e di flight test. Il progetto si è focalizzato sia su problematiche di ordine procedurale che su aspetti di tipo tecnologico.  

La successione delle presentazioni del workshop si è chiusa con un intervento riassuntivo del Gen. Cardinali (video qui)che ha riproposto i concetti più importanti scaturiti durante la giornata:

  1. la tematica degli APR si inquadra armonicamente in quella più generale della robotica applicata proposta dal Sen. Ramponi;
  2. a livello nazionale è presente una grossa expertise sia dal punto di vista tecnologico sia da quello operativo;
  3. gli Enti di controllo e certificazione sono pienamente coinvolti in un processo “risk based” di stesura ed armonizzazione dei regolamenti finalizzato ad un corretto sviluppo del mercato;
  4. è necessario sviluppare aree nazionali dedicate alla sperimentazione che consentano un ulteriore incremento delle conoscenze nel settore;
  5. è necessario delineare, a livello politico, una strategia nazionale coordinata e condivisa che permetta al sistema paese di integrarsi da protagonista in contesti internazionali.

Il workshop si è chiuso con l’intervento del Gen. Magro che ha sottolineato come gli APR possano fornire importanti capacità operative anche nel settore civile, in questo contesto, l’AM ha seguito un approccio pionieristico che l’ha portata a ricoprire una posizione di avanguardia che sarà mantenuta affrontando le sfide future relative all’ integrazione degli APR nello spazio aereo non segregato e prestando massima attenzione alla formazione del personale che opererà sui questi velivoli. L’organizzazione che rende possibile l’utilizzo di questi mezzi, infatti, ha ed avrà, come fattore fondante, quello umano.

Il Gen. Magro ha chiuso i lavori ringraziando ancora tutti i relatori intervenuti e tutti i componenti del gruppo di lavoro APR del CESMA.